Dall’inizio di settembre, gli incontri tra i ministri europei dell’Energia si susseguono senza avere realmente l’impressione di un progresso sui prezzi di gas ed elettricità, per quanto infiammabili possano essere. L’evento, che si è ripetuto martedì 25 ottobre a Lussemburgo, non ha fatto eccezione alla regola.
Tuttavia, giovedì 20 ottobre, è stato chiaro che i capi di Stato e di governo europei si sono incontrati a Bruxelles La Commissione ha chiesto di presentare proposte più specifichementre i Ventisette temono che l’aumento degli idrocarburi possa far precipitare il vecchio continente nella stagnazione e alimentare pericolosamente il malcontento sociale.
Dall’invasione russa dell’Ucraina il 24 febbraio, gli europei hanno raddoppiato le loro iniziative per imparare a vivere senza il gas russo. Ora vogliono affrontare un secondo fronte, quello dei prezzi. E anche se, in questi giorni, tornano di nuovo, avendo raggiunto il picco quest’estate, i ventisettenne non immaginano che questa calma sia permanente. Inoltre, Josef Sekila, ministro dell’Industria della Repubblica ceca, il cui paese detiene la presidenza di turno del Consiglio dell’Unione europea, ha fatto riferimento a questo ritiro. “Non si riflette nelle tariffe per i consumatori”.
“Questo non è un suggerimento.”
Il 18 ottobre l’amministratore delegato della community ha già presentato diverse modalità di lavoro: l’acquisto di gas congiunto, l’implementazione di un meccanismo di correzione del mercato per ridurre la volatilità, la creazione di un nuovo benchmark per i prezzi del gas più rappresentativo della situazione – il cui obiettivo principale era consentire agli europei di riempire le proprie riserve nelle migliori condizioni possibili, con l’obiettivo dell’inverno 2023-2024. D’altra parte, taci su come agire per ridurre immediatamente le bollette energetiche per le famiglie e le imprese.
Il “documento” del Comitato cerca di stabilire un elenco sistematico dei rischi del cosiddetto meccanismo “iberico”.
Martedì la Commissione non ha ritenuto utile individuare le proposte da lei menzionate una settimana fa, che sono di relativo accordo, né metterne sul tavolo di nuove. Poche ore prima della convocazione del Consiglio dei ministri, si è accontentato di inviare una nota alle capitali indicando notevolmente una nuova linea di azione – questa volta, “cambio obiettivo” nel mercato elettrico, il che ridurrà la correlazione tra i prezzi dell’elettricità e del gas. Inoltre, il “documento” del comitato cerca di elencare sistematicamente i rischi Il cosiddetto meccanismo “iberico”. Perché attualmente è in vigore in Spagna e Portogallo – fissando il prezzo del gas utilizzato per produrre elettricità – che la Francia ha difeso e non di gusto tedesco.
Hai il 43,7% di questo articolo da leggere. Quanto segue è riservato agli abbonati.
“Appassionato di social media esasperatamente umile. Sostenitore di Twitter. Scrittore. Nerd di Internet.”